‘A tabacchera
Scritto on 23 Set, 2012 in 'A tabacchera | 0 commenti
La poesia ‘A tabacchera (La tabacchiera) di Michele Pane è stata pubblicata la prima volta in Trilogia (1901), la sua opera di esordio nella poesia, se si esclude L’uominu russu del 1899 che era un’opera di tutt’altro genere.
Il titolo del libro viene dal contenuto dello stesso e cioè dalle tre sole poesie che ne fanno parte (vedi il relativo articolo), e cioè ‘A tabacchera, ‘A catarra, ‘U dobotte.
‘A tabacchera è la poesia d’apertura ed è dedicata a Riccardo Cordiferro, l’amico americano di origini calabresi con cui Michele Pane era legato fin dai primi anni di residenza a New York dove Cordiferro dirigeva La Follia di New York.
Il tema è l’elogio della tabacchiera, fedele compagna che non tradisce, amica dei momenti tristi che non sono mancati nella vita del suo proprietario, e cioè il Michele Pane stesso. Ora occorre notare che quando pubblica la poesia Michele Pane ha 25 anni. E’ nel pieno della gioventù, vive ancora la sua adorata mamma, ha tutto un avvenire davanti, eppure sembra scritta con il tono del rimpianto e l’amarezza di chi in vecchiaia ripensa alla vita sfuggitagli di mano, scivolata via senza offrirgli alcuna felicità. Si può dire che si tratti di una poesia profetica, perchè nulla si sarebbe dovuto cambiare se fosse stata scritta alla fine della vita, all’età di 70 anni, come si desume dalla finzione dei versi in cui colui che parla afferma di averla con sè da più di cinquant’anni.
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Scritto on 29 Nov, 2011 in Trilogia | 0 commenti
Trilogia
Ecco la prima e l’ultima pagina di Trilogia pubblicata nel 1901 dallo Stabilimento Tipografico Vittorio Nicotera di Nicastro (ora Lamezia Terme):
L’opera inizia con Pro domo sua e contiene solo tre poesie:
- ‘A tabacchera, dedicata a Riccardo Cordiferro
- ‘A catarra, dedicata a Ernesto Marasco
- ‘U dobotte, dedicata a Rosarino Costanzo
Il fascicoletto si compone di 12 pagine più le 4 di copertina nel formato di circa 14,5 x 21 cm.
La carta usata per la copertina è poco più pesante della carta delle pagine interne ed è leggermente colorata.
La copertina esiste in due varianti: una come la quarta di copertina di qui sopra e un’altra con la carta identica a quella usata nelle pagine interne, come nella prima immagine.
Considerando che la stampa fu pagata direttamente dall’autore stesso, è molto probabile che siano esistite anche altre varianti tipografiche dell’opera con la carta che il tipografo aveva sotto mano, badando molto al contenimento dei costi.
Da notare la pubblicità sull’ultima di copertina.
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