L’incredibile storia di una copia di “Garibaldina”

A volte le cose più incredibili accadono veramente! Una di queste è il percorso durato più di sessant’anni compiuto da una copia della Garibaldina di Michele Pane (vedi l’articolo in “Opere pubblicate”) da Chicago in Adami, poi forse a Firenze, in Emilia Romagna e infine in Adami. Finalmente è tornata “a casa”!

Di cosa si sta parlando? Procediamo con ordine.
Nel 1949, uscita finalmente dalle rotative della casa editrice ILEB di New york, vede la luce l’opera Garibaldina di Michele Pane il quale, naturalmente, appena avutane qualche copia (la cosa fu alquanto travagliata, come si racconta in Michele Pane. La vita), le inviò ad amici e parenti in Italia. Una di queste copie, la n. 726, fu spedita a Giuseppe Adamo, Pepè, figlio di Simone a sua volta figlio di Marianna Pane, sorella del poeta. Pepè qindi era nipote di Michele il quale lo aveva conosciuto e anche frequentato durante la sua lunga permanenza in Adami nel 1938 e 1939.

Garibaldina con dedica al nipote Pepè Adamo

Garibaldina con dedica al nipote Pepè Adamo

Simone Adamo nel frattempo si era trasferito con tutta la famiglia a Firenze, e questo spiega il “tòsco cittadino” usato da Michele Pane nella dedica. Non sarà superfluo qui ricordare che in dialetto decollaturese tòsco significa anche “bello” ed è per il doppio significato che viene usato in questi versi.

Simone Adamo

Simone Adamo

La copia di Garibaldina, quindi, prende la via della Toscana al seguito della famiglia. Negli anni successivi, alla morte di Simone, Giuseppe Pepè Adamo si trasferisce a sua volta e si perdono le tracce del famoso libretto, forse smarrito durante qualche trasloco. Nessuno lo cerca più.

Passano gli anni, anzi passano molti anni. Nel 2009, in Adami, si costituisce il Parco Letterario-Storico-Paesaggistico con l’intento di valorizzare e salvaguardare il grande patrimonio naturalistico e culturale del territorio. Sotto la guida del Presidente arch. Luigi Adamo i soci raccolgono materiale e testimonianze, svolgono attività varie finchè sorge l’esigenza di disporre di una sede fissa che possa anche svolgere le funzioni di un embrionale museo della memoria. Dopo vari contatti, i discendenti della famiglia Adamo, cioè della sorella di Michele Pane Marianna e il marito Giuseppe Adamo, proprietari della casa che per molti anni ospitò l’uffico postale di Adami (all’epoca il servizio postale veniva concesso in appalto per cui l’aggiudicatario lo trasferiva nella propria abitazione), hanno deciso di concederlo in uso temporaneo al Parco Letterario. La sede viene pulita e sistemata dai volontari dell’associazione e il giorno 18 dicembre 2011 viene inaugurata (vedi articolo dedicato).

Nel frattempo Saverio Bonacci, componente del direttivo del Parco Letterario, collezionista ed esperto frequentatore della rete internet, scopre che nel sito di una libreria online di libri usati è stata posta in vendita una copia della Garbaldina di Michele Pane. Egli ne possiede già una copia per la sua collezione personale ma, pensa, ne potrebbe servire un’altra per ingrossare la collezione di opere di cui il Parco Letterario vuole dotare la propria esposizione. Si affretta quindi a fare un’offerta per l’asta su eBay e si aggiudica l’oggetto. La libreria che lo vende si trova a Ravenna, e nulla lascia intravedere un collegamento con la casa di Decollatura.

Ricevuta eBay

Ricevuta eBay

Quando Saverio riceve il pacchetto rimane piacevolmente sorpreso dalla presenza della dedica autografa che impreziosisce il volume ma ancora di più rimane sbalordito quando, portata la copia per mostrarla agli altri amici del Parco, non si scopre che il Pepè della dedica era proprio colui che abitava in quella casa che era destinata ad accogliere quella copia di Garibaldina!
Dopo più di sessanta anni la copia ha raggiunto l’indirizzo a cui era stata destinata. Chissà per quali misteriose vie quella copia era andata dispersa, e chissà perché era finita in quel negozio. Che probabilità avrebbe avuto una copia di piccolo libretto in una scatola di un rivenditore di libri usati della provincia di Ravenna di essere visto e riconosciuto da una persona che aveva notizia di Michele Pane? E che probabilità ci sarebbe stata che questa persona, se anche fosse esistita, avrebbe portato il libro nella casa che gli era propria? Nessuna possibilità! Eppure tutto ciò è veramente accaduto. La copia è adesso di proprietà del Parco Letterario-Storico-Paesaggisitico di Adami. Meraviglie di Internet!

Giuseppe Musolino

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Mostra sul Risorgimento a Lamezia Terme

Mostra sul Risorgimento a Lamezia Terme

Si inaugurerà il prossimo 10 dicembre a Lamezia Terme la mostra sul Risorgimento organizzata da Carmelo Calci con il Comune di Lamezia per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

La mostra è particolarmente significativa per il nostro territorio perchè ricorderà le principali figure dei patrioti del nicastrese (e quindi anche quelli di Decollatura, come il Generale Francesco Stocco) che diedero un fondamentale contributo al processo di unificazione.

Il Risorgimento, come sa chi ha letto il libro Michele Pane. La vita, è l’ambiente socio-politico in cui è totalmente coinvolta la famiglia di Michele Pane e poi egli stesso con la pubblicazione de L’uominu russu che gli costò due processi nei tribunali di Lucera e Trani. Per questo motivo è quanto mai necessario e opportuno approfondire la conoscenza di quel periodo anche per meglio comprendere la vicenda di Michele Pane.

PROGRAMMA

Sabato 10 dicembre 2011

  • Teatro Grandinetti, Corso G. Nicotera, ore 9,30

Il 150° dell’Unità d’Italia visto dagli studenti lametini

A conclusione, intervista a Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe

  • Sala Consiliare Comunale, Corso Numistrano, ore 16,30

Saluto del Sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza

  • Sala Consiliare Comunale, Corso Numistrano, ore 16,45

Garibaldi agricoltore, conferenza di Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe

  • Complesso Monumentale San Domenico, ore 17,45

Inaugurazione della mostra.

 

Locandina mostra sul Risorgimento a Lamezia Terme

Locandina mostra sul Risorgimento a Lamezia Terme

Quelle che seguono sono le immagini presenti nella PhotoGallery ove un album è dedicato alle fotografie della mostra.

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Arturo Giovannitti

Arturo Giovannitti

Arturo Giovannitti

Arturo  Giovannitti nacque a Ripabottoni (pr. Campobasso) il 7 Gennaio 1884 da Domenico Maria Giovannitti (Farmacista) e da  Adelaide Luisa Giovanna Evelina Levante.

Iniziò gli studi nella sua terra natale. Impegnato giovanissimo nei movimenti sociali di inizio novecento fu inviato dalla famiglia in America per allontanarlo dal suo attivismo politico. In America studiò dapprima a Montreal presso un seminario protestante (associato alla Università McGill) poi per breve tempo presso la Columbia University di New York. Lavorò per qualche tempo nelle miniere di carbone della Pennsylvania. Subito attivo nelle lotte operaie d’oltreoceano aderì nel 1908 alla Federazione Socialista Italiana del Nord America e successivamente al sindacato rivoluzionario Industrial Workers of World (IWW). Fu editore del settimanale radicale in lingua italiana Il Proletario e fu tra i più grandi oratori del movimento operario. Nel 1912 fu coinvolto con Joseph Ettor in un caso giudiziario che lo rese noto in tutto il mondo e che anticipò il più famoso caso giudiziario di Sacco e Vanzetti.

Durante il grande sciopero di Lawrence nel Massachusetts del 1912 fu uccisa la sedicenne Anna LoPizzo, una operaia tessile durante gli scontri con le forze dell’ordine. Di tale assassinio vennero ritenuti responsabili Arturo Giovannitti e Giuseppe (Joseph) Ettor (tra gli organizzatori per l’IWW dello sciopero) e l’operaio Joseph Caruso quale esecutore materiale dell’assassinio. I tre vennero incarcerati. Il loro caso suscitò un enorme clamore nell’opinione pubblica americana e mondiale. Per affermare la loro innocenza si fondarono movimenti e associazioni in tutto il mondo. L’IWW con una sottoscrizione pagò le spese processuali. I lavoratori tessili di Lawrence proclamarono uno sciopero generale per il loro rilascio. Giovannitti venne processato con Ettor e Caruso a Salem (Massachusetts) ma poi furono scagionati nel novembre 1912.

Giovannitti Caruso Ettor

Joseph Caruso, Joseph J. Ettor e Arturo Giovannitti

 Giovannitti fu instancabile nel suo attivismo. Fondò e scrisse su vari giornali in lingua italiana e inglese. Nel 1923 fu il primo segretario generale della Anti-Fascist Association of North America. Nel 1925 insieme a Ettor si adoperò per la causa di Sacco e Vanzetti.

In carcere Giovannitti scrisse il poema “The Walker”, che lo fece conoscere ad un ampio pubblico. Tra i suoi scritti sono da ricordare la raccolta di poesie “Parole e sangue” (1938) e “Quando canta il gallo” (1957). Sono stati pubblicati postumi “The Collected Poems” (1962), in lingua inglese.

Nei confronti di Michele Pane, Giovannitti dimostrò stima e apprezzamento, come dimostra la lettera che gli scrisse a proposito dell’opera Caprera (così si sarebbe dovuta chiamare Garibaldina) di cui aveva avuto una parte in anteprima e che sarà inclusa nell’opera stessa:

Lettera di Giovannitti a Michele Pane

Lettera di Giovannitti a Michele Pane pubblicata in Garibaldina nel 1949

Alla morte di Michele Pane Giovannitti scrisse alla vedova Concettina una lettera dal seguente tenore:

ESIMIA Signora. La triste nuova della morte del suo illustre Consorte mi è giunta con lungo ritardo e mi ha colpito nel più vivo del cuore.
Era un gran poeta, un uomo di gran cuore ed un perfetto gentiluomo e la sua memoria resterà duratura nellʼaffetto e nella venerazione dei Suoi innumeri ammiratori fra i quali ho lʼonore e lʼorgoglio di iscrivermi anchʼio. Possano queste povere e umili parole lenire il suo dolore e quello dei suoi figlioli e congiunti.
Le bacio ambo le mani, commosso e riverente.
Arturo Giovannitti
Georgetown

Giovannitti morì a New York il 31 Dicembre 1959.

Il suo paese natale di Ripabottoni ricorda la figura di Giovannitti con un premio letterario che si svolge annualmente.

Questo è il link al sito della Fondazione virtuale Giovannitti in cui si può trovare qualche documento interessante sul personaggio.

La fotografia seguente mostra Arturo Giovannitti, evidenziato nel cerchio e con il suo inseparabile foulard rosso fiammante, mentre partecipa ad un picnic nel South Side di Chicago organizzato per la raccolta di iscritti al movimento socialista americano. Giovannitti partecipava sempre a queste manifestazioni ove era accolto con entusiasmo perchè era, oltre che un grande scrittore, soprattutto un ineguagliabile oratore.

Giovannitti nel 1911 picnic a Chicago

Giovannitti nel 1911 in un picnic a Chicago

 

 

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Garibaldina

Garibaldina

Garibaldina

Copertina di Garibaldina

Copertina di Garibaldina

Garibaldina è l’ultima opera pubblicata da Michele Pane nel 1949.
La sua genesi fu piuttosto travagliata, come narrato nel libro Michele Pane. La vita ed era iniziata diversi anni prima.
L’edizione che vide la luce nel 1949 era solo una piccola parte di qualla che era stata l’idea originaria di Michele Pane, in seguito ridimensionata per motivi economici.

 Garibaldina

Il volume consta di 36 pagine nel formato 15,5×23 cm, carta pesante e copertina rosso intenso.

Ogni esemplare è stato numerato con timbro numeratore a inchiostro rosso con il numero dell’esemplare:

Numero della copia di Garibaldina

Numero della copia di Garibaldina

Non sarebbe una cattiva idea se si riuscisse a documentare il numero di copie sopravvissute mediante la pubblicazione su questa pagina della fotografia del numero della copia e l’attuale ubicazione dell’esemplare. I lettori che avessero la disponibilità di una copia di Garibaldina possono partecipare a questo speciale “censimento” inviando una e-mail al sito con allegata la scansione del numero dell’esemplare.

Ecco l’elenco delle copie con il timbro e il numero dell’esemplare finora rintracciate:

 Timbro con numero  Riferimento

  N° 551

 Copia con dedica del 7 ottobre 1949 al farmacista Dott. Giovanni Molinaro di Decollatura, vecchio amico del Poeta (manca l’immagine del timbro).
Così è riportato in Decollatura e Motta S. Lucia. Due comunità del Reventino, Grafica Reventino, 1980, p. 549.
 garibaldina 678  Copia appartenuta a Libertà Pane
Timbro numerato copia Libertà Copia appartenuta a Libertà Pane
numero volume garibaldina costanzo Copia dedicata ai figli del nipote Felice Costanzo Achille, Grazia, Rachele e Innocenza
 numerazione garibaldina 003 per  Giuseppe Adamo Copia con dedica a Pepè Adamo;Mostra permanente Parco Letterario-Storico-Paesaggistico di Adami
garibaldina n 739 Copia con dedica al dott. Luigi Costanzo e famiglia di Soveria M.lli
 numerazione garibaldina 004 Saverio Bonacci Copia senza elementi di identificazione;Collezione Saverio Bonacci
 Timbro numerato  Copia con dedica a Filippo Amantea, Presidente dell’Accademia Cosentina datata 6 febbraio 1953:«Al gentile mio Fratello in Pindo: Avv. Filippo Amantea degno Presidente della nostra gloriosa Accademia Cosentina, con molte scuse dell’involontario ritardo e con sempre crescente stima, il suo vecchio e lontano Michele Pane».
Biblioteca Civica di Cosenza
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